In Ascolto
Perché l’ascolto è importante?
Ascoltare, in termini semplici, mette qualunque parlante di fronte al problema di riuscire a decodificare un messaggio per il quale non abbia la possibilità di “tornare indietro”, presuppone cioè una capacità di decodifica che si basi su soli elementi uditi in serie.
Ogni lingua naturale è nata prima oralmente e una volta codificatasi anche in forma scritta ha sviluppato tecniche diverse di focalizzazione del significato le quali non sono sempre percepite congrue per entrambi i livelli: per esempio, in italiano, la dislocazione (“A Luca il libro gliel’ho dato”) viene generalmente accettata più nel registro orale che in quello scritto, dove un colpo d’occhio basterà in caso di dubbi a capire a chi sia stato dato qualcosa.
La mancata possibilità di “tornare indietro” costituisce spesso una delle difficoltà maggiori dei discenti, come si intuisce dal loro “terrore” nell’affrontare una discussione con un madrelingua soprattutto fuori da un contesto d’aula, fuori cioè da un contesto guidato dove “andare indietro” risulterà sempre possibile.
La pratica dell’ascolto andrà esercitata fin dai primi momenti dell’approccio ad una lingua, onde mettere lo studente subito in contatto con le specificità orali di questa: dalle più immediate, come la pronuncia/intonazione dei parlanti nativi, alle più complicate, come la capacità di “seguire il filo” aggrappandosi al complesso dell’enunciato e non alla singola parola di cui possa sfuggire il significato.
In questo senso, In Ascolto – Elementare è un libro che tiene conto della necessità dello studente di entrare in contatto subito, cioè fin dalle primissime lezioni, con il registro orale dell’italiano: tutte le tracce sono concepite per metterlo immediatamente a contatto con la lingua di tutti i giorni, recitate inoltre da attori rigorosamente madrelingua.
Il libro sarà pubblicato all’ inizio del prossimo anno accademico!!
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